Ritengo fondamentale che ogni attività commerciale, ogni professionista abbia la sua finestra sul web. Mi convince la formula del corporate magazine, cioè, una rivista aziendale che rimanda a immagini e a scritture, anche minime, di contenuti e di qualità.
Obiettivo è: mantenere con i clienti esterni relazioni possibili, avviare storie, costruire un network, una rete di persone intorno all’impresa. Gli esperti del settore parlano di content marketing.
Dopo l’analisi da parte dello psicologo aziendale, risultano adeguati e congruenti le immagini, i contenuti, i modelli, le forme del web, i linguaggi. Ogni luogo, anche virtuale, assomiglia alla persona che ne conserva la titolarietà e, un po’ per volta, anche ai suoi ospiti. Tutti partecipano alla creazione di quella che il dialetto barese riconosce come l’aria della masseria, cioè, gli odori, gli umori, i sapori, i colori, i suoni, le forme che, caratterizzando un posto, ne creano la cultura, il carattere materno. Infatti, c’è un carattere di ogni azienda/professione da riscoprire e che diviene cultura da trasmettere.
Il sito, il blog, la pagina facebook sono case virtuali e creano situazioni dove accogliere potenziali clienti e clienti fidelizzati per offrire consulenza rispetto ad un prodotto/servizio. E’ possibile ripensare la fedeltà ad un brand, ad un servizio, con l’appartenenza ad una gruppalità che condivide modi di intendere la vita, i gusti, i desideri, i godimenti rispetto all’oggetto o al servizio offerto. La fidelizzazione non prevede più l’omologazione come un must, l’abitudine obsoleta, l’adattamento alla massa, ma la responsabilità condivisa, l’interesse e il vantaggio alla pari di chi propone e di chi acquista.
Il copiaeincolla demenziale e il mipiace superficiale vengono sostituiti dalla scelta pensata e individuante. Condivido non una frase di un autore, citando a caso, senza il contesto, ma il pensiero, le azioni compiute.
Un esempio. Considero Un uomo, il romanzo per antonomasia nel mio percorso di lettrice donna. Però, scelgo di non citare Oriana Fallaci, copiando frasi fuori dal contesto narrativo, non condividendo la visione esistenziale complessiva, la Weltanschauung dell’autrice. E’ il tempo di governare le citazioni senza abusare dei testi. L’importante non è citare, ma elaborare e metabolizzare un pensiero usando come strumento e non come fine, la citazione.
La vendita si trasforma in processo di consulenza e non è più un’azione coatta per la sopravvivenza dell’attività commerciale. Il cliente è informato, coinvolto, incuriosito e accompagnato a capire di più. Il nuovo processo di vendita non propone di mollare qualcosa a qualcuno nel più breve tempo possibile, con modi più o meno seduttivi, ma propone di incontrare persone offrendo una consulenza gentile, appassionata e competente, entrando in una relazione che ciascuno sceglie con libertà e autorità.
Quotidianamente o settimanalmente, attraverso la pagina web, si propone agli interlocutori uno scambio, una circolarità di informazioni, una novità, una conoscenza, onde coinvolgerli in una storia da scrivere insieme.
Il sito non è una trovata, una triste protesi, ma diviene strumento del sapere e di una cultura lievitante in un gruppo sempre più allargato.
Editing: Enza Chirico
Add a Comment